Quando decade un prestito non pagato?
Un prestito non pagato decade dopo un minimo di 10 anni e non è più esigibile dalla finanziaria.
Tutto dipende da se e come la finanziaria interviene per riscuotere il debito.
Prestito non pagato: cosa significa
Dopo il mancato pagamento di una rata, la finanziaria contatta il debitore per verificare la situazione,
Se il cliente a questo punto salda la rata, il problema rientra, ma con possibili conseguenze durature (interessi di mora e penalizzazione del credit score).
Il prolungarsi della situazione invece può generare il mancato pagamento completo del prestito. Questo si verifica quando c’é un:
- ritardo nel pagamento di una rata superiore a 180 giorni,
- ritardo nel pagamento di 7 o più rate per un periodo compreso tra i 30 e i 180 giorni.
In questi casi, la finanziaria può intervenire per ottenere un rimborso completo o parziale del debito.
Se la finanziaria non interviene
Il prestito decade, se per 10 anni la finanziaria non interviene per la riscossione del debito. Questo non significa che il debito sparisce e il cliente non deve più nulla alla finanziaria. A quel punto però la finanziaria non avrà più strumenti legali per richiederne il pagamento.
Questo caso è raro. Si verifica forse nel caso di piccolissimi debiti, che richiedono costi troppo elevati per la riscossione.
Se la finanziaria interviene
Davanti a un prestito non pagato, la finanziaria può richiedere un decreto ingiuntivo. Questo è il documento legale che formalizza la richiesta di saldo del debito e permette alla finanziaria di attivare il pignoramento dei beni.
A quel punto:
- lo presenta al debitore,
- il debitore ha 10 giorni per saldare il debito,
- alla scadenza la finanziaria ha 90 giorni per iniziare il pignoramento dei beni.
Come si arriva al pignoramento dei beni
La finanziaria può attivare il pignoramento dei beni, incluso un possibile pignoramento dello stipendio, se il debitore, dopo aver ricevuto il decreto ingiuntivo, non salda il debito,
L’istituto di credito ha 90 giorni per avviare questa procedura.
- Se si attiva, pignora i beni del debitore e rientra in tutto o in parte del prestito.
- Se non si attiva, dovrà richiedere un nuovo decreto ingiuntivo, entro 10 anni dalla richiesta del precedente.
Quando finanziaria ottiene un nuovo decreto ingiuntivo estende il tempo di prescrizione di un prestito di altri 10 anni. Per questo l’effettiva decadenza di un prestito può essere rinviata più volte a favore del creditore che si impegna per ottenere il saldo del debito. In caso di ripetute richieste da parte della finanziaria può restare esigibile anche oltre i primi 10 anni dal mancato pagamento.
In caso di morte del debitore
Il debito non decade neanche in questo caso.
Si trasferisce invece agli eredi, se questi accettano l’eredità del debitore. Altrimenti la finanziaria può attivare il pignoramento dei beni del defunto.
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In caso di trasferimento all’estero
No, un trasferimento più o meno permanente all’estero non causa la decadenza di un prestito e relativo debito da pagare. Possono invece configurarsi gli estremi del reato d’insolvenza fraudolenta.
In ogni caso, lo spostamento all’estero non limita la possibilità per la finanziaria di pignorare i beni del debitore per rientrare del prestito.
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